Parte II

 

Comunque passato il tropico del Capricorno, dopo una breve visita a uno spettacolare Canyon, le nuvole compagne di viaggio inseparabili dal nostro arrivo ci abbandonano lasciando spazio a un cielo blu cobalto, e finalmente posso osservare il mio primo tramonto africano. La notte ci sorprende lungo il viaggio, ma un cartello indicante 167 km alla center line ci rincuora.

Finalmente posso riosservare il cielo Australe, Canopo, le Nubi di Magellano parte del Centauro; ma le altre costellazioni? Beh ho dimenticato l’immancabile mappa stellare a casa…

Passata la notte a Petersburg la mattina si va alla ricerca di un tornitore, ho dimenticato anche un anello di raccordo del nuovo apo!!! Realizzato il pezzo in pochissimo tempo si parte per la Center Line, si arriva in nottata. Il pienone dell’Eclisse ci costringe a andare a dormire in un lodge un po’ fuori. Qui lontano decine di chilometri da ogni disturbo luminoso le tenebre ci hanno avvolto completamente. Per la prima volta in vita mia ho sperimentato il buio totale, emozionante! Le stelle ferme e stabili punteggiavano un cielo nero carbone, e si rendevano visibili fino all’orizzonte senza l’ombra di affievolimento atmosferico.

Ma quando stavo per scattare qualche foto alle due nuvolette di Magellano: amara sorpresa, la montatura non funzionava e il telescopio era pesantemente scollimato. Stanco morto ho provato a riallinearne le ottiche, e dopo un'ora di tentativi ho visto la divisione di Cassini, ora era accettabile. Addio foto del cielo notturno a causa della montatura, cmq poco malel'Eclisse sotto quei cieli cristallini avrei potuto osservarla e fotografarla anche senza motore.Il sonno ebbe presto il sopravvento e passata parte della notte a far fuori i ragni della camera da letto del lodge, si parte la mattina presto alla ricerca della postazione ideale. Per la fretta non ho potuto trovare un Internet Cafè per consultare le ultime previsioni meteo: grave errore!!!

Compro 6 litri d'acqua posti nel refrigeratore portatile e partiamo. Il primo sito è lungo la strada nazionale asfaltata li c'è un cartello indicante il punto esatto della center line, ma lo spazio recintato era ridotto e sarebbe stato troppo affollato per sistemare i miei strumenti. Più in la troviamo un'efficiente fattoria circa 10 ettari con coltivazioni di pomodori e cocomeri di standard europeo, 2 baobab tra questi campi avrebbero offerto un'ottima cornice per la totalità! Ci viene accordato il permesso di andare a osservare da lì l'Eclisse l'indomani. Ma io sono alla ricerca di montagne! Però dopo 60 km di sterrato, di montagne non se ne vedono! Per fortuna incontriamo miriadi di Baobab e soprattutto i veri villaggi africani, con le capanne dai tetti di paglia: bellissimo! Ogni tanto passava qualche carretto trainato da asini; qui la simpatia e la curiosità dei bambini era veramente contagiosa. Ma il clima caldo e secco ci ha fatto terminare subito l'Acqua!!! I punti di ristoro di ogni villaggio col nome restaurant, avevano da bere solo Coca, Sprite e Fanta, no acqua o qualsivoglia spremuta d'arancio o tropicale!!! Dopo 2 litri di bibite gassate assieme alla sete compariva anche la nausea!I punti di ristoro oltre che sudici avevano un'altra peculiarità: i venditori e i prodotti stavano dietro delle sbarre stile “Fuga da Alcatraz”!!!Con naturalezza io entravo con la mia videocamera in mano, incurante degli sguardi dei locali: se mi avessero rapito, derubato il mondo non lo avrebbe saputo!!!

Dopo aver chiamato alcune amiche in Italia (sì, i cellulari funzionavano!),per chiedere un loro parere sul sito migliore; su loro consiglio decido di dormire lì: il posto senza dubbio più affascinante. C’era proprio un Baobab a ridosso della strada che sembrava fatto a posta per una quinta da cartolina a contorno della totalità.

Una specie di campeggio con 6 bungalow, posto proprio dietro un cartello “Eclipse Zone Center ”, è la nostra accomodation. Chiedo per la doccia è mi viene risposto che è dietro la piscina. Vado a vedere ma la doccia non c'è! C'è dell'acqua che sgorga dal sottosuolo a circa 40-50°,  e andava a alimentare 3 piscine, in acqua c'erano già dei francesi e degli inglesi e io sono l'ottava persona.Dovevo pur togliermi di dosso quella polvere rossa che mi ha accompagnato per tutto il giorno.

Apro il cellulare miracolo 1 SMS dall’Italia, era una ragazza sensitiva; il messaggio conteneva parole che non vanno mai pronunciate prima di un'eclisse!!! "Massimo giusto per incoraggiarti: e se domani dovesse piovere?"  E pensare che in quei posti desertici non pioveva da 1 anno!                                                                                                      Clicca sulla mappa per ingrandirla

Comunque si cena al lume di petrolio alla buona: tonno mais e l'immancabile mango. Poi vado a supplicare i vicini, dei giovani turisti inglesi, per dell'acqua. Per risposta mi rifilano delle pillole da sciogliere nell'acqua per purificarla, naturalmente tratto una bottiglia ma non la bevo. Si va a dormire ma la capanna è un forno allora dopo 3 strati di spray  insetto repellente vado a coricarmi in una panchina all'esterno, ma fra l'ansia per l'Eclisse prossima e per un altro SMS al vitriolo della “simpaticona” , dormo a malapena mezzora. Completamente frastornato, alle 3 del mattino scruto il cielo completamente trasparente, e mi preparo a montare gli strumenti, passano una decina di minuti compare una nuvola bassa, poi un'altra, infine si alza una nuvolaglia nera: Nino carica la macchina che ci spostiamo!!!!

Erano circa le 4, dovevo conoscere la situazione meteo in tempo reale! A chi butto giù dal letto? In Italia erano le 3. La sensitiva amante degli SMS di solito va a letto alle 4, provo: cellulare spento. Un'altra mia amica ha ugualmente il cellulare spento. Mi tocca svegliare la responsabile regionale della SAIt Angela Misiano, dovrò stare parecchio tempo a spiegarle il punto in cui mi trovavo e su quale sito guardare l'immagine satellitare, ma questa era la mia ultima e unica risorsa!!! dopo € 30 di chiamate mi comunica che sotto Harare capitale dello Zimbawe (500km a nord di dove ero io !!!) era bel tempo e che più sotto montava cattivo tempo: in soldoni a Nord è bel tempo!I 60 km di sterrato vengono percorsi in mezzora, arriviamo sulla strada asfaltata, qui la polizia non sa ragguagliarci sul tempo. Andiamo alla fattoria, ma li comincià pure a velarsi, torniamo dai poliziotti, che ci comunicano che a Beitbridge (al confine con lo Zimbawe): Clear skies! Dopo aver chiesto lumi ad altri poliziotti che ci confermavano bel tempo su Messina e Beitbridge, si decide di andare al confine. La nostra perplessità era che tutte le automobili, c'era una fila immane, sembravano provenire da Messina, mentre verso Messina eravamo i soli a andarci! Comunque arrviamo al bivio per Messina e vediamo che dalla direzione Messina non provengono macchine, la fila ha origine da Sud: Joahnesburg, Pretoria, Petersburg. Vuol dire che da Messina non sta scappando nessuno. Acceleratore a manetta!

Arriviamo vicino a Messina e ricompare il Sole: forse vediamo l'Eclisse! Arrivati in città sosta lampo al supermercato a comprare Acqua: viva la civiltà! Dissetatoci partiamo per il confine, qui le nuvole sono rare,arrivato proprio a ridosso del punto di controllo doganale mi fermo e comincio a montare gli strumenti, l'eclisse era già iniziata da 20 min.Sistemo la prima videocamera per la sequenza, carico le macchine fotografiche, punto anche la prima Nikon, e poi di seguito i telescopi. Forse c'è la posso fare! Decido di non utilizzarle alcune fotocamere per non fare troppa confusione. Montato tutto, vado per consultare le mappe dell'Eclisse per conoscere con esattezza i tempi dei contatti: introvabili. Frattanto piccole nuvolette cominciano a passare sul Sole: poco male lo renderanno più fotogenico.

 Comincia l'oscuramento e l'annebbiarsi dell'atmosfera, ci siamo, mancheranno circa 15 minuti.  Vado a naso ho dimenticato anche l'orologio a casa! una nuvola passa davanti al Sole si incomincia a veder la corona! E' anello di diamante, secondo l'esperienza dello Zambia avrei dovuto avere circa 3-4 minuti di anello di diamante. Patatine: 2 scatti e siamo in Totale, la montatura balla alla grande sotto i miei scatti. Ergo, foto mosse con tempi lunghi, 10 secondi di riflessione! Guardo in alto, la corona vista in Zambia un altra cosa, netta incisa in maniera indicibile, qui, per la leggera velatura del cielo, era impastata e non si notavano i colori. Eureka, sollevo manualmente lo specchio della Pentax 6X7  e poi vado con uno scatto di 1/8 di secondo, sperando bene. Guardo nel mirino a pozzetto il Sole è al centro, qui i colori si vedono e anche le venature: impressionante. Scatto, sembra non ci siano vibrazioni:ora tempi brevi 1/250. Toh è ricomparso il Sole! C'è stata un'eclisse? E' durata un lampo! giusto altri 2 scatti e le ultime imprecazioni. Rispetto allo Zambia qui il colore del cielo non ha raggiunto le tonalità marrone plumbee, ma era di una colorazione azzurra, forse per le ridotte dimensione dell'ombra lunare che lasciavano passare più luce diffusa, dalle zone limitrofe alla zona di totalità. Ma anche questa, come quella del 2001 è stata un'eclisse abbastanza chiara. Si riuscivano tranquillamente a leggere i numerini sulla mie macchine fotografiche.

Restava da riprendere la fase finale ma ero troppo scarico, stanco, assetato arrabbiato. Altre 4 foto e basta così. Partenza subito dopo in macchina per il Parco Kruger a caccia di Leoni. Lungo il percorso, che ci portava a Sud seguendo la fascia di totalità, incontriamo tutte persone che hanno osservato il Sole da dietro le nuvole. I 10 km da Messina al confine con lo Zimbawe sono stati gli unici in tutto il Sud Africa a godere di cielo sereno, e noi per fortuna eravamo lì.

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