L'autore
Era la fine degli anni 60, una dolce fanciulla dopo essere stata incantata e impressionata, da due sfolgoranti comete. La Ikeya-Seki del 1965 e la Bennett del 1970, decise di mettere alla luce una bambina. I segni della gravidanza e la dimensione del pancione erano quelli giusti! Al momento del parto il nascituro non pianse, forse per non dare dispiacere a tanta attesa e speranza. Dopo ingenti trattamenti di ossigeno, Massimo potette gridare al mondo la sua venuta!!! A Mimma non restava che rassegnarsi e crescere con amore la novella creatura. I giorni passavano veloci e spensierati, e finalmente sui libri di scuola poté trovare parte delle risposte che gli procuravano la presenza delle stelle in cielo. I suoi quaderni erano pieni zeppi di disegni di oggetti del sistema solare. Non appena fu in grado di intendere e di volere, decise di trascinare il papà a acquistare il suo primo libro: guarda caso di Astronomia! Bisognava allargare i confini del sistema planetario, e così fecero comparsa le supernove, le nebulose, le galassie, i quasar ma anche i buchi neri. Ormai però il tempo della fanciullezza era passato e bisognava fare la grande scelta scolastica, naturalmente non poteva essere che il Liceo Scientifico: un nome un programma...Ma qui, tra studi di latino, filosofia e storia dell'arte, c'era però poco spazio per la scienza vera e per l'astrazione pura: la matematica. Comunque qui ebbe modo di conoscere un'insegnante con la passione insana dell'astronomia, che in parte lo ha aiutato nella sua crescita culturale. Tra i tanti rammarichi di questi anni il non aver potuto osservare la cometa di Halley. E pensare che il locale gruppo di appassionati, mentre Massimo seguiva lo speciale di Quark sul Fly-By della sonda Giotto sul nucleo della cometa, si era recato per osservarla a poche centinaia di metri dalla sua attuale dimora aspromontana! Segni del destino... Negli anni liceali accanto alla passione per il mondo cestistico, nasceva quello per la fotografia non fossaltro che per spirito di emulazioni nei confronti del fratello maggiore, che passava giorni chiuso in camera oscura. Sopravvissuto alle storie dell'insegnante di Italiano, la moglie dell'attuale direttore generale della Reggina Calcio; giunse finalmente il momento tanto agognato: la scelta universitaria. Ormai la facoltà era stata decisa da tempo, andava però scelta la sede. Mai decisione fu più infelice, dopo una prima iscrizione nell'ateneo patavino, fu costretto a ripiegare su Messina. Qui la mancanza di organizzazione gli fece perdere alcuni anni preziosi. Ma finalmente dopo essersi scrollato di dosso gli obblighi di leva, poté riaffacciarsi alla prestigiosa Università di Padova. Qui i gessetti colorati del professore Wanderling (spero di aver scritto giusto...) lasciavano spazio ai raggi laser del professore Bettini (attuale direttore dei laboratori del Gran Sasso, e sbeffeggiato di recenti dalle Iene, per aver usato i pannolini per asciugare le perdite di alcuni acidi!). Qui dopo notti insonni passate su testi di autori inglesi (i migliori in assoluto) talvolta anche in lingua originale, poté finalmente cimentarsi con le equazioni di Einstein. La mattina il recarsi in aula tra viali imbruniti dall'autunno era realmente un'esperienza mistica. Il fascino unico di poter penetrare e capire i segreti di oggetti come le Pulsar le Supernove, i Buchi Neri, i Buchi Bianchi (non li conoscete? Allora come pensate siano possibili i viaggi interstellare attraverso i buchi neri a livello teorico?), hanno fatto di questi giorni tra i più belli di sempre. Nel frattempo la passione per l'astronomia pura e amatoriale restava però sempre viva e presente. L'estate, quando il cielo aspromontano si accendeva di mille sfavillanti stelline, che facevano da cornice alla maestosa Via Lattea, Massimo era lì pronto a catturarne la flebile luce. Frattanto l'esperienza astronomica si arricchiva di 2 sfolgoranti comete: l'incredibile e maestosa Hyakutake, e la simpatica Hale Bopp compagna della primavera 1997. Poi dopo un periodo di crisi, cominciavano i primi acciacchi fisici e i primi capelli bianchi, l'incredibile Eclisse Europea del 1999 riaccese nuovi entusiasmi. E da quel momento in poi i viaggi astronomici entrarono a far parte della sua vita, riempiendolo di soddisfazioni e di vive emozioni. Tra i suoi tanti traguardi astronomici: vincitore di 2 concorsi fotografici di astronomia: Hale Bopp Again patrocinio rivista l'Astronomia, e 3 Giorni nel Cosmo patrocinio rivista Nuovo Orione; collaboratore e articolista delle maggiori riviste del settore: L'astronomia, Le stelle, Coelum.
Attualmente Massimo cerca di gestire l'azienda agricola di famiglia soprattutto nei mesi estivi. A breve dovrebbe riuscire a aprire al pubblico l'Osservatorio Astronomico.