TECNICHE FOTOGRAFICHE E STRUMENTAZIONE

 

    Al momento l’osservatorio è dotato di diversi strumenti, un Newton equatoriale da 60cm ed uno Schmidt-Cassegrain da 35cm, uno da 20cm, un apocromatico da 100mm, un superbinocolo Miyauchi 20X100. 

    Le fotografie astronomiche vengono realizzate tramite un corredo di macchine fotografiche, che vanno dal formato 135 mm (quello classico 24x36 mm) al professionale 120 (6x7 cm), e con l’utilizzo una serie di obiettivi che coprono un campo dai 106° fino agli 8°. Attualmente si utilizza una Canon 350D modificata per uso astronomico.

    Una volta scelta la camera digitale o analogica e stazionato accuratamente il telescopio col Polo Nord, per evitare il mosso stellare dovuto alla rotazione di campo, generalmente utilizzo o la guida fuori asse o in parallelo (molto più comoda) per inseguire la stella di riferimento. I tempi di posa variano dai 5 ai 60 minuti a secondo del rapporto focale utilizzato, che può variare da f/2,8 a f/9. Una volta ottenute due pose o più pose dello stesso soggetto. Infatti, generalmente in ambito astronomico un solo scatto presenta un basso contrasto e saturazione, quindi va elaborato per aumentare la brillantezza e saturazione dell’immagine finale. Vengono anche presi dei fotogrammi di flat field (per eliminare la vignettatura dello strumento oltre i 500 mm di focale) cioè degli scatti effettuati 15-20 minuti dopo il tramonto in una zona  prossima allo zenith. E durante la notte vengono ripresi anche dei dark frame, fotografie con il tappo davanti alla fotocamera, per eliminare i pixel "caldi" del sensore CCD. Il formato di salvataggio per tutti gli scatti è il RAW. I programmi utilizzati per l'elaborazione finale sono diversi, tra i più usati Astroart, e Photoshop